Biografia: sylvia de rijk
Sylvia è nata (1969) come figlia maggiore di due bambine. Suo padre era operaio di una Cartiera e sua madre era casalinga, dove crescono in una famiglia calda ma semplice. Viveva in un piccolo paese, alle porte di un’acciaieria, centrale elettrica e una cartiera. Insieme con la sua amica della stessa età, (loro erano le uniche ragazze nel quartiere di questa età) erano spesso insieme con i ragazzi dei vicini. Se nevicava, si vedeva Sylvia spesso attaccata dietro alle macchine con i ragazzini. Con gli stivali da pioggia, accovacciati come stessero usando il bob. Neanche quando c’era una macchina della polizia, non la smetteva. Salutava la mamma che stava guardando fuori quel momento e si spaventava molto quando vedeva sua figlia cosi. In estate, lei era spesso nel suo castagno, cinque o sei metri in alto. Un giorno ha detto alla sua amica che ha trovato una maniera più veloce per andare giù. Ha pigliato male il ramo ed è caduta giù per tre metri. Per fortuna è caduta sulle gambe e la sua reazione è stata: “Guarda, che velocità!” In estate, passava spesso il treno a vapore. Si poteva andare col treno per fare una visita guidata all’acciaieria. Sylvia e i ragazzini andavano furtivi col treno e si rinchiudevano nel bagno. Quando il treno era in movimento, venivano fuori per bere e mangiare gratis dal buffet! La guardia dell’acciaieria, li portava a casa dopo averli scoperti, sua madre ha risposto una volta: “Secondo me, quando Sylvia sarà un’adulta, lavorerà in quella fabbrica!” dove lei davvero è andata a lavorare da 1988-1999. Come una teen-ager ha avuto anche molte esperienze. Comincia a suonare in una fanfara la tromba per tredici anni. Impara a suonare la fisarmonica e le tastiere. Lei era brava nello sport perché ne ha fatti tanti diversi come: nuotare, ginnastica. Ha cominciato all’età di otto anni e a dodici arriva seconda in una gara a Utrecht! Aveva una bicicletta da corsa e si allenava tutti i sabati. Due volte alla settimana correva e studiava da ballerina. Lei ballava sul palco ai concerti dei cantanti. In un incidente stradale, si è rotto il ginocchio, così ha dovuto smettere un po’ con lo sport. Da ventenne, comincia a fare ancora sport, ma adesso più tranquillamente. Tre volte alla settimana aerobica. Lavora anche, come volontaria dei pompieri, all’acciaieria. Con i pompieri si devono fare sport come: nuotare e andare in bici. Ha cominciato in fabbrica come una magazziniera ed è stata la prima donna fra seicento uomini. Questo non è mai stato un problema perché lei aveva con tutti un buon rapporto. Scalò di grado in grado fino a diventare un supervisore. Impara le lingue: inglese, tedesco, e si migliorò nella lingua madre. Da trentenne navigava in acque tranquille. I suoi interessi cambiano e adesso le piacciono l’opera e i musical. Va con la sua amica a Londra per vedere le Misèrables e Cats. Anche in Olanda va spesso in teatro. Si registra in un’agenzia di casting e qualche volta interpretava un piccolo ruolo nei film. Finché face un’audizione per un grande spettacolo, un musical italiano “Aida”. Il suo ruolo era quello di interpretare una donna ricca. Dopo una settimana di pratica e cantare, fu la grande sera. Nell’Arena (Amsterdam) era tutto esaurito, Sylvia andò sul palco per due sere! Una di queste sere ci fu in tivù un film, dove c’era anche lei in un piccolo ruolo. Una sera andava insieme con un collega a Scheveningen, (un posto famoso al mare) per vedere un musical, ma il teatro era chiuso. Mangiano qualcosa e alla fine decidono di fare bungee-jumping. Sopra il mare, ridente con un grido di gioia, saltava giù da settanta metri! Un gruppo di Cinesi la stava guardando e applaudirono e facendo tante foto. Dopo aver lavorato un anno per la Samsung, come riparatrice di cd e dvd, trova lavoro nell’industria farmaceutica. Lavora sulle macchine per confezionare medicinali. La ditta comprò una macchina nuova e Sylvia trovò tra i tecnici italiani, il suo amore. È amore a prima vista da tutte due le parti. Dopo tre anni di viaggi, fra Olanda e Italia, desiderano sposarsi. La festa è stata bellissima con anche gli ospiti dall’Olanda. La sua famiglia, amici, colleghe e i vicini di casa sono venuti con due pullman. Il viaggio di nozze sono andati alle Maldive e in Sri Lanka. Questi paesi le aprono gli occhi per scrivere ancora. Scrive bellissime storie come: la vita in Sri Lanka, il buddismo, la gente gentilissima che vive in povertà, la natura e un viaggio subacqueo alle Maldive dove ha visto gli squali due metri sotto di lei, ha nuotato con due tartarughe enormi e tanto più! La vita sotto l’acqua la ha conosciuta in Egitto, che è famoso per i bellissimi coralli. In Tunisia lei fa una gara su un asino, era l’ultima ma non si lascia guastare la festa. Lei ebbe anche la possibilità di sedere su uno struzzo. Qualche volte aveva cavalcato un elefante, ma cavalcare un uccello è strano! Sylvia ha trentacinque anni quando nasce il suo primo bimbo, un maschietto. Dopo due anni e mezzo una femminuccia. In Italia comincia a scrivere a sua nonna di tutte queste cose. La nonna dice che: sono bellissime storie e meglio raccoglierle in un libro. Nel 2005 è finito il libro che ha scritto per la sua famiglia, con il titolo: Koffie oma? (Caffè nonna?) Comincia a fare un corso di racconti, perché la voglia di scrivere diventa più grande. 15 agosto 2012 è uscito in libreria, il suo libro: Waar bloed is, zijn haaien (Dove c’è sangue, ci sono gli squali). Sono storie vere, fantasie, erotiche, ma anche il terremoto che lei ha visto da vicino, 20-29 maggio 2012. Sta scrivendo racconti per i bimbi e lavora a un thriller. Il suo correttore, un amico da anni, la aiuta per avere un libro perfetto. La sua salute è stata sempre una retta parallela alla sua vita. Soffre di emicrania a causa di un’allergia. Ha avuto qualche operazione, come un piccolo neo benigno sul petto. A quarantun anni ha scoperto che ha una schiena debole (come una settantenne). Un anno dopo si opera a un'ernia cervicale, per mezzo di un pezzo dalla sua anca che ha messo nel cervicale. In quell’anno succedono tante cose negative sia nel lavoro e nella vita privata. Ma come sempre, si tira su. La sua vita è andata sempre con alti e bassi, puoi dire che: questa è lei! Sylvia scopre gli esercizi per la sua schiena e la cervicale, che cambieranno la sua vita. Fa ricerche delle tante tecniche, che prova prima su se stessa e poi modificate. Dopo due mesi cammina più dritta e non usa più medicine, morfina e punture di cortisone. Il dolore è quasi sparito e comincia a studiare. Ottiene un diploma in: Life coach, Paura e Fobie, Mindfulness per i bambini. Fa ricerche di " respirare bene" e quali effetti ha sul corpo e prova con se stessa, mentre fa i suoi esercizi quotidiani. Trentuno gennaio 2015 apre il suo studio a casa, dove lavora per mezze giornate come lifecoach e fa ginnastica posturale in privato alle persone che hanno un disturbo alla schiena, alla cervicale, alla testa e alle spalle, ma scopre velocemente che la sua ginnastica aiuta anche con tanti altri disturbi. Nello stesso anno ottiene un certificato: Ridere senza motivo (Leader yoga delle ristate) e lo abbina nel suo lavoro come lifecoach. Insegna ridere senza motivo a un gruppo settimanale, che ha formato chiamandolo ginnastica delle risate. A fine novembre si licenzia dal suo lavoro a tempo indeterminato e lavora solo a casa in modo che può anche aiutare i suoi bimbi con la scuola. Legge tanto e fa tante ricerche per essere ben informata.
Perché chi la conosce bene, sa che non c’è un giorno uguale all’altro. Non sai mai che cosa le viene in mente. Lei ama la vita, la natura, gli animali e la gente. Odia le liti e vuole bene a tutti! Sylvia ha visto e fatto tante cose, questo che ha scritto, è solo un frammento, mentre lei è una quarantenne. Come e cosa succederà ancora, come e cosa sarà la sua strada? Ridente, guarderà lei speranzosa al futuro. Anche quando la sua salute e la pianta in asso. Lei stessa dice: “Vivi la vita, e goditela!”